Lavanda 1

A cura di Elena Marverti

La lavanda è la pianta dell’estate

La lavanda inizia a fiorire tra la metà e la fine di giugno, raggiungendo il picco in piena estate, tra luglio e agosto. È una pianta molto adattabile e resistente, al punto che, nelle giuste condizioni ambientali, può vivere anche fino a quindici anni.
Cresce dal Nord al Sud Italia, basta che non manchi il sole: deve essere infatti ben esposta alla luce, in modo che il terreno resti arido. Alleato del sole è anche il vento: insieme fanno sì che la pianta cresca bene, profumata, pronta alla produzione di oli essenziali di ottima qualità, con proprietà benefiche in qualsiasi forma li si assuma.

Le sue proprietà

Dal colore tenue e dal profumo intenso, la lavanda ha tante proprietà che fanno bene alla salute. I suoi oli essenziali hanno dei principi attivi dall’azione sedativa e calmante sul sistema nervoso. È quindi utile per alleviare:

  • Ansia
  • Agitazione
  • Mal di testa
  • Stress
  • Insonnia

Già i Romani avevano scoperto i suoi effetti: era abitudine mettere mazzetti di fiori nell’acqua dei bagni termali e usarla per la creazione di profumi.

La lavanda in cucina

Le stesse proprietà della pianta si ritrovano anche in cucina e si possono gustare con il miele di lavanda. Quello tradizionale è prodotto principalmente in Spagna e Francia, dove abbondano gli spazi per la coltivazione.
In Italia viene prodotto il miele di lavanda selvatica solamente in Sardegna, mentre un’altra area ideale per questa pianta è al confine tra Francia, Piemonte e Liguria, dove si produce il miele di lavanda delle Alpi Marittime.
Ottimo contro ansia e insonnia, utile per le punture d’insetto, ma ancora più buono se abbinato con frutta e formaggi. È anche consigliato per chi soffre di anemia, in quanto ricco di manganese e ferro.

La lavanda nei prodotti di bellezza

Lasciando la cucina per passare ai prodotti da bagno, la lavanda è alleata dei capelli: basta preparare un impacco a base di olio essenziale, acqua e qualche goccia di limone, per rivitalizzare una chioma spenta.
Con un delicato messaggio al cuoio capelluto, l’olio di lavanda aiuta a regolare la produzione di sebo, svolgendo un’azione antiforfora ma anche fortificante, che dona lucentezza al capello.

I benefici derivanti dal suo colore 

La lavanda è interessante anche dal punto di vista cromatico. La sua delicata sfumatura di viola la rende adatta a creare ambienti romantici, forse tipicamente femminili, ma non solo. È una tinta sofisticata, divenuta sinonimo di creatività e forza spirituale interiore, che si dice stimoli la riflessione.
Gli ambienti tinteggiati con questo colore sono in genere destinati al relax, dalla cameretta di una bambina a un bagno: la lavanda ha un effetto antistress nella sua dolce tonalità.
È molto difficile sceglierne una sfumatura. Pantone, la famosa azienda statunitense che si occupa di catalogazione dei colori, ne propone diverse:

  • Lavender 
  • Pink Lavender
  • Lavender Frost
  • English Lavender 
  • Lavender Herb

Se si è alla ricerca di un colore rilassante, la lavanda ha molto da offrire.

Innumerevoli usi

Negli ultimi anni la lavanda è diventata anche il colore di tanti aperitivi. Lungo i filari di vigna, molti agriturismi in collina hanno adottato questa pianta come attrazione principale, insieme a un calice di vino e a un cestino da pic-nic.
A un’ora a sud di Londra, c’è una fattoria di dieci ettari di campi di lavanda, con caffetteria e negozietto annesso. Non è permesso mangiare tra le piante, ma si possono scattare foto molto suggestive, circondati da un profumo buonissimo: è un modo alternativo per passare qualche ora lontano dal caos del centro e godersi la campagna inglese più romantica.
Ma non c’è bisogno di andare lontano per beneficiare degli effetti della lavanda, basta averne un vaso in balcone o in giardino.

 

Una mano dalla natura… alle api

Lavanda e api

Questa pianta infatti non fa bene solo all’uomo, ma alla natura stessa. I suoi cespugli sono utili per attirare le api, che hanno un ruolo fondamentale nella riuscita di 87 delle principali 115 coltivazioni mondiali, il 35% della produzione globale di cibo.  

L’emergenza climatica ha messo a rischio questa specie, che ha perso il proprio habitat. L’innalzamento delle temperature spinge le piccole operaie a migrare verso latitudini più fresche, ma ormai è diventato per loro impossibile tenere il passo delle temperature attuali.
Questi ritmi rendono difficile anche l’impollinazione, a causa della variazione delle stagioni che potrebbe creare uno sfasamento tra i tempi dei fiori che preparano nettare e polline, e i tempi delle api, che potrebbero non essere pronte a raccoglierlo. Ciò le renderebbe vulnerabili e comprometterebbe le loro capacità riproduttive. Le temperature alte facilitano anche la diffusione dei parassiti che attaccano le api, mettendo ancora più a rischio gli alveari.

Una mano alle api… da noi

Nella nostra quotidianità possiamo fare molto per aiutarle, un piccolo gesto che come il loro sembra troppo piccolo per fare la differenza, ma che in realtà significa molto.
Possiamo offrire alle api le fioriture migliori per il loro sostentamento, come la lavanda, ma anche il rosmarino, il basilico e i fiori molto colorati, che incoraggeranno questi piccoli insetti preziosi, arricchendo e profumando la nostra casa.
Nell’antichità la presenza di api in prossimità della lavanda ha contribuito ad attribuire alla lavanda stessa il significato di “diffidenza”, dovuto anche alla credenza che all’interno dei cespugli si annidassero dei serpenti.
Lasciamoci alle spalle questi falsi miti e traiamo il meglio della natura, rispettandola e vivendo in armonia.

Se poi si vuole salvare un’antica credenza, allora dovrebbe essere quella secondo cui regalare un fiore di lavanda significa “il tuo ricordo è la mia unica felicità”.

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