Parliamo del pavimento pelvico in gravidanza e dopo il parto. Seguendo i consigli dell’esperta e imparando qualche utile trucco, possiamo imparare a prendercene cura in modo efficace.

Il pavimento pelvico in gradivanza e dopo: come prendersene cura

Testo di dott.ssa Isabella Traballi

Il pavimento pelvico in gravidanza e dopo: come prendersene cura

Il pavimento pelvico è una coppa muscolare che contiene e accoglie gli organi interni e costituisce un complesso meccanismo che governa gli sfinteri volontari del corpo umano (vescicali e anali). È come un’amaca che sostiene, in particolare, vescica, retto e utero.

Esiste una rappresentazione poetica ispirata al greco antico peri naos ovvero “Porta del Tempio”, e conferisce un carattere sacro a questa parte semi visibile, seminascosta e particolarmente interiore di noi donne.

Ma non è solo un insieme di fasci muscolari, legamenti sospensori e ossa del bacino: rappresenta un intero mondo intimo, armonico e complesso che appartiene a ognuna di noi e racchiude emozioni, sentimenti e vissuti. È strettamente legato anche al piacere sessuale oltre che al benessere integrale del corpo.

È importante perciò dare la giusta attenzione all’ascolto corporeo di questa parte e imparare piccoli accorgimenti per poter stare bene e renderlo efficiente subito dopo il parto.

Durante la gravidanza, infatti, il peso del bambino verso il basso procura la distensione di queste fibre muscolari e durante il parto…il colpo di grazia! Il perineo si distende ulteriormente nella fase espulsiva per dare alla luce il piccolo, contribuendo attivamente alla rotazione e all’uscita del feto.

Se la distensione del perineo è troppa, le conseguenze possono essere spiacevoli

Ad alcune sarà capitato di “percepire” una minor continenza urinaria nei giorni successivi alla nascita del proprio bambino. Una disfunzione del perineo causa, infatti, problemi nel controllo dello sfintere urinario e anale con conseguente perdita di urina sotto sforzo, sensazione di peso o instabilità nella zona perineale, emorroidi, stitichezza…

Ma niente paura! In questi casi si possono attuare semplici strategie di attivazione del perineo e migliorare questi fastidi.

 Come? Semplicemente assumendo posture corrette nella vita quotidiana!

 Se il pavimento pelvico è come un’amaca elastica, per metterlo in tensione è necessaria una postura corretta. Con la colonna vertebrale inarcata, infatti, “allunghiamo il pavimento pelvico” riducendo la sua efficiente chiusura e quindi la continenza delle urine.  

 Qualche consiglio

  • Tenete in braccio il vostro bambino con una postura corretta: piedi paralleli, bacino e spalle alla stessa larghezza. Immaginate un filo che vi allunga verso l’alto come se si volesse srotolare la colonna vertebrale verso il cielo. Si percepisce il pavimento pelvico risucchiato verso l’alto come un ombrellino che si chiude (con il manico verso il basso). Si può attuare lo stesso accorgimento quando si prepara la cena o si sta ferme su due piedi, mentre si gira il risotto o quando si è in coda alla posta o al supermercato: immaginate che, dalla vostra ex fontanella posta sulla sommità del capo, parta un gancio verso il cielo.
  • È necessario stare sedute correttamente sia quando si allatta che quando si è in relax sul divano a leggere un libro. La schiena sarà ben appoggiata allo schienale, percependo l’allungamento verso l’alto e chiudendo l’ombrellino immaginario a livello del perineo, come se fosse la paratia di un sottomarino.

E se si hanno delle difficoltà a percepire il pavimento pelvico? È importante ascoltarsi.

Mettetevi sedute su una sedia, con i piedi ben appoggiati a terra e posizionate un asciugamano arrotolato sotto il bacino a contatto con il pavimento pelvico.

Ora iniziate a respirare con gli occhi chiusi. Vi accorgerete che, mentre l’aria entra nei polmoni, il pavimento pelvico e la zona genitale scendono e si posano sull’asciugamano, mentre, quando l’aria esce, risale lentamente alla posizione di partenza. Se si prova a tossire, il movimento in discesa del perineo sarà più evidente.

Ricordate: è importante cogliere i primi segni di un eventuale disfunzionamento del perineo perché se si inizia un lavoro di recupero, con semplici esercizi e nuove abitudini quotidiane, più facile e sicuro è il risultato, evitando una vera e propria patologia. Conoscere il proprio corpo, avere una buona padronanza del proprio perineo prima del parto, permette di avere meno problemi dopo la nascita del proprio bambino.

Prendetevi cura di voi stesse, del vostro tempio, del vostro cuore.

 

 

 

 

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