Esiste un linguaggio universale, sovra-linguistico, sovra-culturale, sovra-tutto: la musica. Basta che una musichetta parta perché i bimbi si scatenino agitando gambette e braccia, sorridenti. Mi piace un sacco vederli mentre si agitano sulle note di una canzone, per non parlare di quando imparano le prime canzoncine e le canticchiano a modo loro.
Tanti studi sottolineano l’importanza della musica nello sviluppo dei bambini: il livello cognitivo, quello emotivo e relazionale ne traggono un meraviglioso giovamento, godendo della possibilità di crescere, comunicare, relazionarsi con se stessi e con gli altri, esprimere emozioni e sensazioni.
Musica, maestro!
La musica è gioco, ma anche apprendimento. È esperienza utile per lasciarsi andare, ma è anche una materia che va studiata con serietà e dedizione. Lo studio e la pratica della musica incidono positivamente su tante competenze, quali:
- linguaggio
- abilità cognitiva
- ragionamento matematico
- capacità di relazionarsi con l’ambiente circostante
- costruzione della propria personalità
- rafforzamento dell’autostima
- gestione dell’ansia
- espressione della creatività
- capacità critica
- controllo dell’emotività
- sviluppo dell’attenzione e della memoria
Mamma, ora tocca a te!
Ci sono un sacco di buone ragioni per abituare il proprio bambino, fin da quando è nella pancia, all’ascolto della musica, partendo dal principio che più il piccolo è stimolato, più risponderà in termini di crescita cognitiva ed emotiva.
Sembra niente, ma l’ascolto della musica produce a livello cerebrale la dopamina, un neurotrasmettitore fondamentale per favorire le esperienze affettive positive.
Allora mamma, cosa aspetti?
Fai ascoltare tanta musica al tuo bambino e non dimenticarti di cantare! Non preoccuparti se pensi di essere stonata come una campana: al tuo bambino non importa. A lui/lei interessa sentire la tua voce, riconoscerla tra tanti suoni e rumori fastidiosi, competenza che ha fin da quando è piccolissimo, addirittura quando ancora è nella pancia.
Inventa una filastrocca: sarà un modo per comunicare in modo affettuoso con il tuo cucciolo. Rimarrai estasiata dai sorrisi e dai movimenti di mani e braccia con i quali ti risponderà.
Quando ha bisogno di dormire e magari è un po’ agitato/a, una ninnananna con la tua voce dolce e rassicurante avrà un effetto speciale, molto più dei carillon.
Un ConsiglioPerTe
I miei bambini, proprio in questi giorni, stanno apprezzando tantissimo un libro edito da Cosimo Panini Editore, “Mamme in Sol”, di Francesca Borgarello e Roberta Angaramo.
Scoprilo nella nostra rubrica ConsigliPerTe.