Di Alessia Bianchi, psicologa

Chi soffre di celiachia, cioè allergia al glutine, impara ben presto a destreggiarsi tra attenzione alla dieta, pasti in casa e fuori, ricerca di prodotti gluten free nei vari supermercati.
Pochi sanno che la celiachia ha degli effetti anche sulla fertilità, la gravidanza e la maternità in generale.
Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza per evitare di cadere nella paura.

Che cos’è la celiachia

È sempre bene ricordarlo, celiachia e gravidanza non sono in antitesi, l’una non esclude l’altra. Basta prestare attenzione!
Ma di cosa stiamo parlando? La celiachia è l’incapacità dell’organismo di digerire il glutine.
Si tratta di un’infiammazione dell’intestino tenue che causa l’appiattimento fino all’azzeramento dei villi intestinali. Questi villi, che si trovano nell’intestino, hanno il compito fondamentale di assorbire tutte le sostanze nutritive che vengono ingerite attraverso il cibo. Se i villi si appiattiscono fino a diventare inesistenti, come accade a chi soffre di celiachia, non si è più in grado di assorbire le sostanze. È come se non si mangiasse nulla, perché le sostanze nutritive di qualsiasi alimento verranno mal assorbite o non assorbite completamente.
La celiachia va distinta dall’intolleranza alimentare, vale a dire un’infiammazione temporanea dovuta all’assunzione di un determinato alimento che, se non assunto per un tot di tempo, si potrà pian piano reintegrare. È una vera e propria malattia, l’organismo non è e non sarà mai in grado di assorbire il glutine.
La malattia celiaca può avere esordio in qualsiasi momento della vita, dai neonati agli anziani. Negli ultimi anni, vi è un sempre maggior riscontro nella popolazione italiana, al punto che risulta soffrirne l’1% della popolazione. Se prima era considerata una malattia rara, ora è considerata abbastanza diffusa e soprattutto cronica, perché accompagna per tutta la vita.

Quando sospettare la celiachia?

I sintomi della celiachia non sono di facile connotazione e si diversificano molto da persona a persona, sia perché i sintomi possono variare molto, sia perché attualmente va un po’ di moda (molte persone si auto-diagnosticano l’intolleranza al glutine e la celiachia).
Ma bisogna stare attenti!
Se non si è affetti da celiachia, non assumere il glutine significa fare del male al proprio organismo, senza contare che il cibo senza glutine è ricco di zuccheri.
In generale, la celiachia causa:

  • Disturbi del tratto gastro-intestinale, in particolare dissenteria o stipsi, oppure alternanza tra dissenteria e stipsi. Le feci morbide hanno connotazioni tipiche del mal assorbimento (parti del cibo integre).
  • Nausea e vomito.
  • Gonfiore addominale.
  • Mal di testa.
  • Ferro basso e ferritina (cioè la quantità di ferro che l’organismo tiene come riserva) molto bassa. Si può arrivare anche all’anemia.
  • Dermatite erpetiforme, che si trova in punti specifici (gomiti, spalle, caviglie…).

Essendo una malattia che causa mal assorbimento, possono verificarsi disturbi anche nel sistema muscolo-scheletrico: poiché l’organismo non riesce ad assorbire le sostanze nutritive, i muscoli del corpo si impoveriscono fino ad arrivare al punto in cui la muscolatura non riesce più a reggere la struttura corporea e cede.
Nei bambini un sintomo diffuso di malattia celiaca è la perdita di peso o l’incapacità di crescere, rimanendo più piccoli della media.
Poiché i sintomi sono molto diversi e personali, il consiglio è affidarsi al proprio medico di base che conosce bene il quadro generale di salute.

Cosa prevede la dieta per celiaci

La cura per la celiachia, attualmente, è una sola: la dieta senza glutine.
È bene sottolineare che dieta non significa dimagrire, ma regime alimentare adeguato.
La dieta del celiaco esclude i cibi che contengono glutine e privilegia l’assunzione di verdura, frutta, fagioli, cereali senza glutine (riso, mais, amaranto, quinoa…), eccetera.
In Italia le normative stabiliscono che il celiaco deve assumere cibi con una quantità di glutine inferiore a 20 parti per milione (ppm). Per capirci, una briciolina di pane è già tanto per un celiaco.

celiachia in gravidanza
celiachia in gravidanza

Celiachia in gravidanza

Gli studi hanno dimostrato che la celiachia può aumentare le problematiche legate all’ambito della fertilità nelle donne.
Inoltre, a causa del mal assorbimento delle sostanze nutritive, in caso di gravidanza, possono aumentare i rischi di mancata crescita fetale.
Ma, ed è un importantissimo ma, è possibile rimanere incinta e portare a termine la propria gravidanza nonostante la celiachia.
Tra l’altro, molte donne scoprono di essere celiache proprio mentre sono in attesa del proprio bambino.

La soluzione alla celiachia in gravidanza c’è: è la dieta

Quando si scopre di essere celiache e non si è ancora diventate mamme ma si desidera diventarlo, viene consigliato un tempo di attesa (di solito un anno e mezzo/due) prima di intraprendere il percorso della gravidanza, affinché:

  • La donna abbia il tempo per abituarsi alla dieta.
  • Il suo intestino torni alla normalità.
  • I villi intestinali ricrescano e diminuisca l’infiammazione in corso.

La donna sarà così in grado di riassorbire tutte le sostanze nutritive, tra le altre anche il ferro e l’acido folico.
Se una donna rimane incinta subito dopo la scoperta della celiachia oppure scopre di essere celiaca durante la gravidanza, non vuol dire che non potrà avere il bambino, ma è necessario un controllo costante e continuo del proprio stato di salute. È importante parlarne con il proprio ginecologo, che la seguirà passo passo.

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