È possibile definire un vero e proprio calendario della gravidanza, non solo per conteggiare le settimane di gestazione che ci separano dall’arrivo del nostro bambino, ma anche per programmare con un po’ di anticipo visite, controlli ed ecografie.

Il test di gravidanza è il primo passo

Il primo e più conosciuto test che ogni donna fa per accertarsi di essere incinta è quello sulle urine: facile da ottenere ed eseguire, è in grado di dare una risposta rapida ai vostri dubbi. Basta andare in farmacia e ne troverete di ogni tipo: dai più comuni in cui compaiono le classiche lineette rosa, a quelli digitali che vi possono fare una previsione delle settimane di gestazione. Chissà che un giorno non arriveranno a indovinare anche il sesso e il colore dei capelli…

Questi test si basano sul dosaggio nelle urine del β-hCG. Questo codice è la sigla per la subunità beta della gonadotropina corionica umana, nome difficile da pronunciare.
Si tratta di un ormone sprigionato dal piccolo embrione nel momento in cui, dopo aver percorso le tube di Falloppio, arriva finalmente nell’utero. Lì deve crearsi un “nido”, aggrappandosi alle pareti uterine: in “medichese” si dice che deve “attecchire”.

Come fa? I suoi tessuti, che poi andranno a formare la placenta, producono un ormone che stimola la produzione da parte della madre del progesterone (eh sì, per una buona parte la gravidanza è una questione di affascinanti ormoni). Il progesterone rilassa la parete dell’utero, rendendola morbida ed elastica e permettendo così all’embrione di annidarsi. Questo ormone favorisce inoltre la formazione della placenta, rallenta l’attività intestinale della madre e stimola l’utero ad aumentare la propria dimensione.

I migliori test di gravidanza

Il β-hCG è il segnale di esistenza che l’embrione (in questa fase quasi solo un ovulo fecondato) invia al corpo della madre. Nelle urine può essere rilevato a partire già da dieci giorni dopo il concepimento, ma il modo migliore per dosarlo è nel sangue, dove compare un po’ più tardi, ovvero dopo circa quattro settimane di amenorrea (mancata mestruazione).

C’è chi compra decine di test sulle urine per essere certa della gravidanza, chi si presenta in consultorio con lo stick imbustato scuotendolo fiera davanti alle ostetriche, chi preferisce fare direttamente il prelievo. Vivetela come preferite, ma sappiate che il vostro ginecologo vi richiederà, in ogni caso, il referto del dosaggio di β-hCG nel sangue!
Quest’ultimo aumenta progressivamente fino alla tredicesima settimana, quindi in generale è consigliabile avere il referto entro la nona per poi poter iniziare il proprio percorso di assistenza.

Permettetemi una piccola parentesi: un test positivo delle urine sta a significare una gravidanza in atto?
Nella maggioranza dei casi, sì. Ci sono però eccezioni per cui ci si può imbattere in falsi positivi. Ciò può accadere se c’è stato un errore nell’esecuzione del test, se si assumono farmaci specifici per la fertilità, in caso di cisti ovarica o di gravidanza molare (accade quando un ovulo fecondato non vitale si impianta nell’utero). Come fare allora? Il valore che vi serve per una certezza è il dosaggio nel sangue.

Calendario della gravidanza
Calendario della gravidanza

Come organizzare il proprio calendario della gravidanza

Per quanto la gravidanza sia un processo naturale (e lo ripeteremo spesso), è importante monitorarne l’evoluzione, soprattutto per poter garantire la giusta assistenza, trimestre dopo trimestre. Il numero di visite, esami ed ecografie da fare varia a seconda dei fattori di rischio connessi a ciascuna gravidanza.

In generale si dovrebbero pianificare come minimo quattro incontri con la propria ostetrica o con il proprio ginecologo: il primo solitamente è il più lungo e importante e andrebbe programmato entro la decima settimana dall’ultima mestruazione. Ricordate sempre: il giorno dal quale si inizia a conteggiare la gravidanza è la data d’inizio della vostra ultima mestruazione, nonostante la fecondazione avvenga dopo circa quattordici giorni. Insieme al professionista di riferimento, pianificherete il vostro percorso, comprese le ecografie e gli esami del sangue da effettuare.

Le ostetriche, per fare questi calcoli, utilizzano uno strumento tanto semplice quanto efficace: la ruota ostetrica. Puoi dare un’occhiata a questo video per saperne di più!

I tre trimestri sul calendario della gravidanza

La gravidanza viene divisa in tre trimestri: per ognuno di essi sono previsti particolari esami ematici e sulle urine e un’ecografia. Queste analisi specifiche vengono effettuate tra una visita e l’altra, così da poter commentare i risultati con il professionista.

Gli esami ematici e sulle urine sono vari e tutti gratuiti: una parte riguarda in generale la funzionalità dell’organismo materno e un’altra su tutta una serie di indagini infettivologiche per la ricerca di anticorpi specifici contro agenti che potrebbero essere molto dannosi per il feto (Toxoplasma, Citomegalovirus, Rosolia, eccetera).

Non è necessario fare un’ecografia a settimana! Il Ministero della Salute raccomanda di eseguirne tre. La prima, tra l’undicesima e la quattordicesima settimana, che ha il fine di visualizzare la camera gestazionale e auscultare il battito.

La seconda è la famosa “morfologica”: viene eseguita tra la diciannovesima e la ventesima settimana e va ad analizzare l’anatomia fetale.

La terza si effettua nel terzo trimestre, solo se indicata da ostetrica o ginecologo. In caso non ci sia necessità, si procede a una valutazione della quantità di liquido amniotico a termine di gravidanza.

Ricordate: non è indispensabile vedere il vostro bambino in 3/4/5D ogni settimana! Immaginatelo, sognatelo e ascoltatene i movimenti: vi basterà per essere sicure che stia andando tutto bene.

A cura di Giada Ruotolo, ostetrica

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