Se ti stai chiedendo cosa fare per proteggere l’ambiente, sei nel posto giusto: in questo articolo ti proponiamo 5 modelli di comportamento all’insegna della difesa dell’ambiente, dal risparmio idrico alla raccolta differenziata, passando attraverso un’attività eco-sostenibile da fare insieme al tuo bambino.

Proteggere l'ambiente

1. Il risparmio idrico

L’acqua è un bene prezioso: a differenza di quanto potremmo pensare, è una risorsa esauribile, al punto da essere definita “oro blu”. Per proteggere l’ambiente dobbiamo partire da qua.
Solo una minima parte dell’acqua di cui il nostro pianeta è composto è utilizzabile dall’uomo. Per questo motivo, nell’ottica di un risparmio che noi tutti, nella nostra quotidianità, possiamo mettere in atto, abbiamo pensato di segnalarti qualche piccolo accorgimento water friendly:

  • Durante l’igiene personale, consumiamo tantissima acqua: ricordiamoci di chiudere il rubinetto mentre spazzoliamo i denti.
  • Ci piace un sacco cantare sotto la doccia, ma è meglio farlo con l’acqua chiusa (assicurandoci anche che i vicini siano fuori casa…).
  • Vasca sì, ma solo ogni tanto: per riempirla servono ben 150 litri d’acqua, mentre solo 20 per una doccia veloce.
  • Molti elettrodomestici moderni sono super intelligenti: lavatrice e lavastoviglie propongono lavaggi eco, di più lunga durata, ma che prevedono un notevole risparmio d’acqua.
    Tra l’altro si sa che lavare i piatti in lavastoviglie implica un minor uso di acqua rispetto che il lavaggio a mano.
  • È un’ottima idea applicare su ogni rubinetto di casa un nebulizzatore, ma anche chiamare immediatamente l’idraulico in caso di tubi che perdono (per motivi non solo ecologisti).
  • Può diventare una pratica quotidiana riutilizzare l’acqua: invece che gettare quella di cottura nel lavandino, possiamo riutilizzarla per annaffiare le piante del nostro appartamento o il nostro splendido orto verticale.

2. Un vita senza plastica

Sembra impossibile, eppure vivere senza plastica non è poi così utopistico. Ultimamente ci dà una mano anche una normativa europea, in vigore dal 3 luglio 2021, che bandisce una serie di oggetti di plastica monouso, particolarmente inquinanti e che possono essere sostituiti con oggetti biodegradabili.

Il nostro Paese è un forte produttore di bioplastiche, ovvero prodotte da materie prime naturali come il mais, biodegradabili nell’ambiente e compostabili (cioè trasformabili in fertilizzante compost). I costi di questi prodotti, se paragonati agli omologhi in plastica “classica”, sono di sicuro più alti, però il gioco vale la candela. Quanto meno ha un enorme valore abituarsi a fare a meno della plastica come conseguenza di una presa di coscienza sociale e culturale.

Qualche esempio:

  • I detersivi alla spina al posto di quelli in singole confezioni.
  • L’acqua minerale nelle bottiglie di vetro, che possono essere consegnate a casa dagli stessi rivenditori.
  • Borracce in materiali eco (come il bambù) al posto delle bottigliette monouso.
  • Prodotti cosmetici privi di microplastiche, peraltro già bandite in Italia da una normativa in vigore dal 2020. Se vuoi andare sul sicuro con la cosmesi solida, noi abbiamo un’ottimo ConsiglioPerTe! Dai un occhio a questo video creativo.

3. Per proteggere l’ambiente scegliere la raccolta differenziata

La raccolta differenziata è un’attività alla quale ci siamo ormai abituate. Chi più chi meno, siamo diventate campionesse mondiali nella distinzione dei materiali usati nel quotidiano: anche se a volte è davvero complicato capire in quale bidone gettare certi oggetti, basta dare un occhio alle indicazioni riportate sul packaging per non sbagliare.

Una delle ultime frontiere in materia di differenziazione dei rifiuti è il compostaggio. Poiché i rifiuti destinati al compostaggio sono tra i più inquinanti, negli ultimi anni hanno sempre più preso piede le raccolte differenziate porta a porta, ma anche la trasformazione degli stessi in compost. Residui organici (cibo, piante, fogliame, erba falciata), tramite processi biologici, possono essere trasformati in compost, così da derivarne una sostanza ricca di proteine, carboidrati e sostanze nutrienti, perfetta come fertilizzante.

Forse non tutti sanno che è possibile realizzare il compostaggio domestico, ad esempio utilizzando un composter, a disposizione di una o più famiglie.
Come si fa?

  1. Separare i rifiuti umidi da quelli secchi indifferenziati.
  2. Acquistare o costruire un composter, da collocare in un angolo del proprio giardino o terrazzo, oppure scavare due buche nel terreno (una in uso e l’altra a riposo, con roteazione ogni sei mesi). Vi si mette il materiale organico di scarto, che andrà in decomposizione grazie al processo di ossigenazione.
  3. Ogni tanto rivoltare il materiale.
  4. Dopo tre/quattro mesi, il compost è pronto.

Una volta ottenuto il compost, puoi usarlo per concimare l’orto, per il giardinaggio, per far crescere forti e sane le tue piante. E se ne produci tanto, ma proprio tanto, puoi addirittura venderlo. Considera che alcuni Comuni ne incentivano la diffusione: pur di ottenere la riduzione del peso e del volume dei rifiuti solidi urbani, alcune amministrazioni sono disposte a scontare ai cittadini la tassa per lo smaltimento dei rifiuti stessi e rimborsano l’acquisto della compostiera. Informati sul sito del tuo Comune!

4. Insegnare anche ai bambini a proteggere l’ambiente, attraverso attività divertenti

Ci sono un sacco di attività da condividere con i bambini, per spiegare loro come fare per proteggere l’ambiente e per educarli a questa pratica fin da piccoli. C’è da dire che, frequentando le scuole per l’infanzia, i nostri figli ormai ne sanno più di noi e può essere che siano loro a proporci qualche attività appresa a scuola. Mi sembra in ogni caso un ottimo modo per passare un po’ di tempo insieme.

Riprendendo l’articolo per Ma’PerTe della tata Didi, ti proponiamo il recupero delle bottigliette di plastica per ricavarne fantastici strumenti sonori. Ecco l’articolo (Vuoi suonare con me?) per un pomeriggio di musica e super divertimento con il tuo bambino!
Invece a questo link puoi vedere il video in cui nostri cuccioli, Gaia e Dede, costruiscono delle coloratissime maracas!

5. Basta inquinamento, scegli di andare a piedi

Il mio smart watch festeggia mostrandomi una coppa (non di quelle da mangiare…) quando raggiungo i 10 mila passi al giorno. E io sono felice, ma non quando so di averli fatti correndo dietro l’aspirapolvere e passando lo straccio da una stanza all’altra. Ciò che davvero gratifica è camminare all’aria aperta.

Le ragioni sono tante, almeno 10 mila, ma non staremo a elencarle tutte.
Basterà tenerne in considerazione solo alcune, tra cui il bene che facciamo a noi stesse e all’ambiente. Attrezziamoci per bene e, quando possibile, evitiamo di usare l’automobile a vantaggio di una comoda pista ciclabile. So che le nostre città non sono state costruite pensando ai pedoni, ma è anche vero che molti centri urbani stanno investendo per realizzare percorsi sicuri, utilizzabili da chi è a piedi o in bicicletta.

Ad esempio, dalle mie parti, ho scovato un magnifico percorso che costeggia il fiume. Certo, se devo andare al supermercato la macchina è necessaria, ma, quando è possibile, al pomeriggio in centro preferisco una camminata con le amiche o una gita in campagna con i miei bambini.

Share This