Esistono vari rimedi per contrastare le nausee in gravidanza, ma anche altri disturbi come il vomito e il reflusso. Ogni donna può tentare la strada che preferisce, ricordando che, in fatto di alimentazione, ciò che deve prevalere è sempre il buon senso.

Nausee in gravidanza

Perché possono venire le nausee in gravidanza?

Le cause delle nausee in gravidanza non sono chiarissime. Ci sono molte ipotesi fatte dagli specialisti: alcuni pensano che siano causate da un aumento degli ormoni (degli estrogeni, del progesterone, ma soprattutto del betahCG).

Sembra che sia proprio il betahCG a cambiare questa soglia in una sorta di meccanismo di difesa del feto. L’obiettivo è  tenere la donna e il bambino lontani da cibi potenzialmente pericolosi.

Infatti non è un caso che sia frequente nel primo trimestre della gravidanza, la fase in cui il feto si sviluppa tantissimo.

Sembra che chi soffra di nausee abbia meno probabilità di abortire rispetto a chi non ne soffre.

Le nausee in gravidanza sono molto frequenti

Si presentano infatti nell’85% dei casi e nel 52% si associa anche a vomito.

Nella maggior parte dei casi, si manifestano alla mattina (le famigerate nausee mattutine): dalla posizione sdraiata il tirarsi su provoca nausea e vertigini.

Si consiglia di tenere sul comodino un cracker o un tarallino e mangiarlo prima di alzarsi.

La patologia più grave è l’iperemesi gravidica, una nausea e vomito persistente, molto debilitante ma fortunatamente ha un’incidenza molto bassa.

Ecco i cibi consigliati contro le nausee

Prima di tutto, si raccomanda il buon senso! E poi:

  • Non andare a escludere dei cibi: con nausea, vomito e perosi (reflusso), la dieta idelae è molto soggettiva.
  • Mangiare poco e spesso: piccoli pasti, ma frequenti.
  • Cibi salati e secchi (cracker, fetta biscottata, pane ben tostato, gallette di riso, patate, riso Basmati o Jasmine con meno amido, a vantaggio del tratto intestinale).
  • Il paté di olive come spuntino a metà mattino o pomeriggio su un pezzetto di cracker calma la sensazione di reflusso, probabilmente perché le olive sono prodotti fermentati. NB. Tutto ciò che è fermentato aiuta il nostro microbiota intestinale a lavorare meglio.
  • Non sforzarsi di mangiare le proteine animali, se non se ne ha voglia. È sempre meglio garantire il fabbisogno giornaliero di 0,8-1 gr per kg di peso corporeo della donna, però molte volte le proteine animali sono quelle di più difficile digestione, perché hanno dei tempi di digestione molto più lunghi.
  • Sono più tollerati Parmigiano Reggiano, yogurt, prosciutto.
  • Iniziare a considerare le proteine vegetali, soprattutto se erano ben tollerate già prima della gravidanza: riso piselli, pasta e fagioli, pasta e ceci di solito sono ben tollerati.
  • Non sforzarsi di mangiare le fibre: se si ha nausea e vomito, frutta e verdura possono non andare giù. Si può compensare con spremute di frutta, estratti, frullati.

In caso di iperemesi gravidica, si può valutare l’assunzione di un multivitaminico.

Di solito, le nausee gravidiche si avvertono durante la mattinata, ma pian piano, in particolare la sera, si riescono a introdurre senza troppa fatica frutta e verdura, estratti, frullati.

Rischi associati alle nausee in gravidanza e rimedi

Il rischio principale è la disidratazione: ci si può aiutare sorseggiando l’acqua leggermente frizzante, generalmente più gradita e piacevole rispetto a una liscia.

Alcuni studi sembrano dimostrare come lo zenzero vada a ridurre la nausea. Se si ha il vomito, lo zenzero lo va ad accentuare ancora di più. Ma se si ha la nausea, può essere utile assumere un po’ di radice di zenzero o estratto secco in capsule o la tisana con la radice fresca, da sorseggiare appena dopo e appena prima del pasto.

È meglio sorseggiare, anche perché comunque l’ingombro dell’utero che cresce potrebbe far gonfiare molto, quindi sconsiglio di bere durante il pasto. Meglio sorseggiare l’acqua appena prima o appena dopo e lasciare il pasto il più possibile secco.

La camomilla può essere un valido alleato contro il reflusso, perché è un antispasmodico naturale e aiuta gli impulsi del nostro stomaco e dell’intestino a calmarsi. Anche il finocchio è un miorilassante.

Una soluzione per cercare di mitigare la nausea è fare una passeggiata. Dopo i pasti meglio non coricarsi e non stare troppo a sedere: è meglio fare proprio un pochino di movimento.

La sera, nonostante la stanchezza e la voglia di sedersi sul divano, il consiglio è di fare un pasto piccolo e poi fare un giretto di dieci minuti, un quarto d’ora. In teoria la nausea dovrebbe calmarsi.

Campanelli d’allarme

Soffrendo di nausee in gravidanza, la tendenza è digiunare: attenzione perché con il digiuno si ha un rischio di ipoglicemia. I campanelli d’allarme a seguito di nausee frequenti sono:

  • Dimagrimento eccessivo: è vero che nei primi 3-4 mesi si consiglia alla donna di non aumentare di peso, ma nemmeno di diminuire. Se le nausee sono molto molto forti, se si arriva a sfociare nell’iperemesi gravidica, si perdono anche due o tre chili. Troppi. Si deve quindi intervenire in maniera farmacologica.
  • Pressione molto bassa.
  • Dolorabilità dell’addome: si sente la pancia dura e dolorabile.

In tutti questi casi, si deve fare riferimento al ginecologo in maniera tempestiva.

Qualche consiglio per contrastare le nausee

  • Evitare i cibi e gli odori che danno fastidio. Meglio provare altri tipi di alimenti che possano andare bene. L’importante è cercare di andare verso quello che sentiamo adatto a noi, ascoltando il nostro corpo. Non esiste una dieta definitiva: si parte con qualche accortezza, per poi seguire il proprio gusto (cosa mi va di mangiare?) e da quello si costruisce una dieta su misura.
  • Preferire pasti né troppo caldi né freddissimi, ma a temperatura ambiente, perché i cibi freddi emanano meno odore rispetto a quelli caldi. Un pesce appena sfornato ha un forte odore di pesce, mentre un’insalata di pesce solo un poco scaldata ha un odore più mitigato. Si può provare a fare qualche prova per vedere cosa dà fastidio.
  • Si può provare ad assumere della frutta secca: noci, mandorle pelate sono abbastanza tollerati.
  • Con i dolci bisogna stare attenti: il rischio è il diabete gestazionale. Non tutte le donne sono a rischio, ma bisogna stare attenti ai picchi di insulina e glicemia, perché possono portare problemi al bimbo.
    Molto dipende dalla situazione della donna prima della gravidanza, se è sovrappeso o normopeso.

In caso di sovrappeso, ultimamente le linee guida dei ginecologi sono molto severe. Se invece la donna è normopeso, i ginecologi lasciano un range più ampio, ma sugli zuccheri sono categorici. Lo zucchero causa picchi di glicemia, che portano ad avere fame di carboidrati. Già può esserci una nausea e/o un reflusso che solo i carboidrati riescono a bloccare. Se poi si aumentano gli zuccheri, si fa in fretta ad aumentare di peso.
Il consiglio è lasciarli al mattino se sono graditi (colazione con fettina di torta fatta in casa, oppure fetta biscotta con la marmellata, ricotta marmellata e cannella).

NB. Evitare di zuccherare le tisane (questo anche prima della gravidanza).

E nel secondo trimestre?

    Di solito, dopo il primo trimestre, la nausea dovrebbe scemare tanto, perché si è tutto assestato, il bambino si è attecchito e inizia la fase di accrescimento fetale.

    Dopo può subentrare il reflusso da ingombro fetale.

    Si consigliano allora pasti frequenti e piccoli, preferendo metodi di cottura con meno grassi ed evitando alimenti acidi, come pomodoro e limone, che possono dare reflusso. Attenzione a tutti i cibi piccanti, solitamente mal tollerati, e alla caffeina.

    Si possono usare erbe e spezie che aiutano a sgonfiare e combattono il meteorismo della pancia (erbe carminative come finocchio, semi di finocchio, menta, cumino, camomilla…).

    Un altro problema può essere la stitichezza a causa dell’aumento del progesterone, dell’ingombro fetale e di uno scarso consumo di frutta e verdura, con conseguente apporto ridotto di fibre, vitamine e liquidi.

    In questo caso possono essere utilizzati i decotti di semi di lino o di semi di Chia, oppure il budino di semi di Chia.

    Alla sera, consiglio di lasciare a bagno in un bicchiere di latte vaccino o vegetale due bei cucchiai di semi di Chia. Si può aggiungere a piacere cacao. Durante la notte i semi rilasciano le loro proprietà e trasformano il latte in vero e proprio budino ricco di elementi che aiutano l’intestino a svuotarsi. Si può accompagnare con frutta di stagione.

     

    A cura di Sara Meglioli

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