Sono tante le emozioni che si mescolano davanti al risultato positivo del test di gravidanza. “Sono incinta. E adesso?”, ti chiedi. Prima di tutto, respira. Poi ricorda che le scale si fanno un gradino alla volta, passo dopo passo. Ci sono varie cosa da fare. Senza fretta però: ogni passo verrà compiuto al momento opportuno.

Sono incinta. E adesso?

La prima cosa da fare è accertarsi che la gravidanza sia davvero in corso

“Sono incinta. E adesso?”. Ti sei affidata a un test fai-da-te per verificare se sei o meno incinta? Bene. Qualunque sia il risultato ottenuto, devi sapere che i comuni test che si trovano in farmacia si basano sul dosaggio nelle urine del β-hCG, un ormone sprigionato dal piccolo embrione nel momento in cui, dopo aver percorso le tube di Falloppio, arriva nell’utero.

Nelle urine “l’ormone della gravidanza” può essere rilevato a partire già da dieci giorni dopo il concepimento, ma il modo migliore per dosarlo è nel sangue, dove compare un po’ più tardi, ovvero dopo circa quattro settimane di amenorrea (mancata mestruazione).

In caso di gravidanza sospetta, è necessario effettuare il prelievo del sangue per conoscere il dosaggio preciso di β-hCG nel sangue: questo dato servirà al tuo ginecologo per confermare la gravidanza e iniziare il percorso di assistenza.

Ti stai chiedendo se i test fai-da-te sono attendibili? Sì, nella maggior parte dei casi. Ma a volte possono esserci risultati falsi positivi, ad esempio quando:

  • Si è verificato un errore nell’esecuzione del test (meglio leggere con grande attenzione le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo).
  • Si è atteso troppo tempo prima della lettura del risultato e alla prima lineetta apparsa (no gravidanza), se n’è aggiunta una seconda.
  • Si stanno assumendo farmaci particolari, ad esempio per la fertilità.
  • Si ha una cisti ovarica.
  • Si ha una gravidanza molare, ovvero non andata a buon fine (nell’utero si è impiantato un ovulo fecondato non vitale).

Per tutti questi motivi è bene affidarsi al prelievo del sangue e all’analisi del dosaggio preciso di β-hCG.

 

È confermato: sono incinta. E adesso?

Bene, ora che sai che aspetti un bimbo, puoi lasciarti andare alle emozioni. Positive o negative che siano, lasciale uscire dalla prima all’ultima, in modo che non ti soffochino.

La tua vita cambierà, questo è sicuro. Noi di Ma’PerTe siamo ottimiste per natura, quindi siamo certe che avere un bambino sia in ogni caso un’esperienza incredibile. Ma sappiamo anche che non è mai una passeggiata di salute, nemmeno quando si parte dalle più rosee premesse.

Servono coraggio, tanta forza interiore, il sostegno delle persone che abbiamo accanto – e che, tra l’altro, vanno informate di questa novità.

“Roma non è stata costruita in un giorno”, ricordi? Nessuno si aspetta che tu sia Wonder Woman, credimi. Per cui prenditi i tuoi tempi e, con molta calma, inizia a pensare ai primi passi da compiere.

Lungo il cammino, quando ti verrà voglia di piangere, piangi. Se al contrario vorrai ballare e cantare, balla e canta. Il principio è non tenere mai tutto dentro: tu e il tuo piccolo in arrivo siete parte del mondo e il mondo deve accogliervi a braccia aperte, riconoscendo la vostra sconfinata bellezza!

Ci sono future mamme che decidono di avvisare subito amici e parenti – io sono stata una di quelle – altre invece sono più riservate e, anche solo per scaramanzia, attendono la fine del primo trimestre, quello tradizionalmente più delicato. C’è anche chi ha paura a svelarlo al proprio partner: come la prenderà? E se non è pronto? Sarà in grado di sostenermi?

Credimi, queste sono le paure di tutte, anche di chi ha consapevolmente cercato la propria gravidanza.

Per esperienza ti dico che nessuna/o è mai davvero pronta/o a vivere un cambiamento simile. Io di figli ne ho avuti tre e la terza gravidanza, un’autentica sorpresa per me e per il mio compagno, è stata accompagnata da molti più dubbi (soprattutto organizzativi) rispetto alle precedenti – anche perché è arrivata solo cinque mesi dopo la nascita della mia secondogenita.

Penso che nessuno possa dirti come fare o non fare per dirlo al tuo partner e al resto del mondo. Voglio solo ricordarti che sei custode di un segreto meraviglioso: se anche ora ti sembra tutto difficile, se pensi di avere di fronte un’enorme montagna da scalare, be’… è proprio così. Ma vale la pena credere fermamente che il modo per arrivare in cima esiste, magari percorrendo il sentiero meno ripido e scosceso. Forza, sei all’inizio di un viaggio incredibile!

 

E poi visite, esami del sangue ed ecografie

Anche in questo caso, calma. Non è necessario fare un’ecografia ogni settimana né vedere il proprio bambino in 3D un giorno sì e uno no. Con il pasare delle settimane (ovvero il tuo nuovo metro temporale), imparerai a conoscerti e a percepire la crescita del tuo bambino, dalla pancia che diventa una mongolfiera ai suoi primi calci. Ti basterà stare in ascolto di te stessa per accertarti che tutto stia andando bene.

Per quanto i ginecologi tendino a fissare un’ecografia al mese, se stai vivendo una gravidanza fisiologica sappi che potrebbero servirne meno. Il Ministero della Salute raccomanda di eseguirne tre:

  1. La prima tra l’undicesima e la quattordicesima settimana, per visualizzare la camera gestazionale e auscultare il battito.
  2. La seconda è la “morfologica”, tra la diciannovesima e la ventesima settimana, per analizzare l’anatomia fetale.
  3. La terza si effettua nel terzo trimestre, solo se indicata da ostetrica o ginecologo. Può essere richiesta una valutazione della quantità di liquido amniotico a termine di gravidanza.

 

Andando più nel dettaglio, cito l’ostetrica Giada Ruotolo: “La gravidanza viene divisa in tre trimestri: per ognuno sono previsti particolari esami ematici e sulle urine e un’ecografia. Queste analisi specifiche vengono effettuate tra una visita e l’altra, così da poter commentare i risultati con il professionista.

Gli esami ematici e sulle urine sono vari e tutti gratuiti: una parte riguarda in generale la funzionalità dell’organismo materno e un’altra tutta una serie di indagini infettivologiche per la ricerca di anticorpi specifici contro agenti che potrebbero essere molto dannosi per il feto (Toxoplasma, Citomegalovirus, Rosolia, eccetera).

Per quanto la gravidanza sia un processo naturale, è importante monitorarne l’evoluzione, soprattutto per poter garantire la giusta assistenza. Il numero di visite, esami ed ecografie da fare varia a seconda dei fattori di rischio connessi a ciascuna gravidanza. Insieme al professionista di riferimento, pianificherai il tuo percorso, comprese le ecografie e gli esami del sangue da effettuare”.

 

E poi?

Prima e dopo le visite, cerca di rilassarti. Ci sono tanti modi per farlo: bere una tisana, fare una camminata, dedicarsi a un’attività creativa, lavorare a maglia o all’uncinetto, praticare sport. Potrei andare avanti all’infinito, invece preferisco dirti una sola parola: Ma’PerTe.

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Ricorda mamma, sei unica e speciale. Noi di Ma’PerTe lo sappiamo bene e facciamo il tifo per te!

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Ora che abbiamo fatto conoscenza, vorremmo tenerti compagnia e stare al tuo fianco, come buone amiche che chiacchierano di qualunque cosa davanti a una tisana profumatissima.

 

 

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