A cura di Tata Didi, educatrice prima infanzia

Una rapida carrellata nell’evoluzione delle emozioni

Nella prima fase evolutiva (0-2 mesi), le risposte riflesse sono regolate da processi biologici. Nei piccolini si manifestano: sorriso, interesse e attenzione precoce, trasalimenti, sconforto.

Nella seconda fase evolutiva (2-12 mesi circa), inizia e si sviluppa l’intersoggettività: i comportamenti espressivi diventano da non intenzionali a intenzionali. Ecco che acquista importanza lo scambio mamma-bambino per l’affinamento delle capacità espressive e di riconoscimento e come risposta appropriata alle manifestazioni emotive dell’altro. Appaiono il sorriso sociale, la sorpresa, la rabbia e la tristezza, la gioia, la paura e l’empatia egocentrica.

Nella terza fase evolutiva (12-36 mesi circa), compare e si sviluppa l’espressione delle emozioni sociali, che nascono dalla comprensione nelle norme sociali: vergogna, imbarazzo, colpa, emozioni miste, timidezza ed esperienze empatiche, accompagnate da condotte pro-sociali.

Nell’età prescolare e oltre, l’esibizione delle emozioni è mediata dall’apprendimento.

emozioni

La sfida è educare alle emozioni

Solo preparandoli a gestire correttamente la propria emotività, i bambini potranno usufruire di quel bagaglio interiore necessario per vivere al meglio e per relazionarsi con gli altri in modo equilibrato e sereno.
Spetta ai genitori, ai nonni, agli adulti di riferimento riuscire a sottrarre i bambini a
quell’analfabetismo emotivo che è spesso alla base di tanti comportamenti dannosi. Un impegno che deve iniziare fin dai primi istanti di vita del neonato, per proseguire e svilupparsi lungo l’età evolutiva.

Ansia o tranquillità, rabbia o equilibrio: ogni persona sarà quello che l’educazione alle emozioni avrà saputo costruire. Molti genitori lo sanno, ma pochi riescono ad agire sempre di conseguenza. Bisogna tenere in conto che i bambini sono in grado di provare emozioni sin dai primissimi mesi di vita. Il modo di fare esperienza delle emozioni cresce nel tempo assieme a loro e grazie ad un processo globale di sviluppo che comprende aspetti:

  • cognitivi
  • motori
  • sociali

Questi aspetti sono collegati e costituiscono un “ponte” fra il mondo interiore del bambino e il mondo esterno: su quest’ultimo il piccolo è in grado di agire attraverso informazioni che derivano dagli stimoli ricevuti dall’ambiente circostante, attraverso l’esplorazione di oggetti e spazi di vita (sviluppo motorio) e attraverso la relazione con le figure significative presenti nella sua vita.

Come educare alle emozioni

Il ruolo dell’adulto è fondamentale per aiutare il bambino a gestire le proprie emozioni, a incanalarle nel verso giusto, per evitare che il bambino possa andare in confusione davanti a una serie di emozioni contrastanti e arrivare a uno stato di frustrazione.

Il valore delle emozioni sta dunque nella capacità di poterle vivere liberamente, ma al contempo in modo consapevole. Questa possibilità è influenzata sin dalla primissima infanzia, dalla risposta che il bambino riceve dal mondo degli adulti, dalle parole che usano i genitori e dal modo in cui loro stessi gestiscono le proprie emozioni.

Potremmo diventare “allenatori” del mondo delle emozioni: in che modo? Di seguito alcuni esempi di parole e frasi che suscitano emozioni positive e che consiglio di usare con i bambini:

“Tieni!” ➔ “Grazie mille! Sei stato gentile!”

“Smettila di piangere!” ➔ “Perché piangi? Cosa c’è che non va?”

“Non devi urlare!” ➔ “Posso ascoltarti se parli piano!”

“Non voglio giocare con lui!” ➔ “Hai ragione, questo gioco è per i bimbi più grandi

Saltella e ride ➔ “Ma cosa ti rende così felice? Raccontami…”

“Ti ho detto di non farlo!” ➔ “Ti faresti male, per questo voglio che tu non lo faccia

Un ConsiglioPerTe

La redazione di Ma’PerTe desidera consigliare a te e a tutte le nostre lettrici alcuni libri per i più piccoli, editi da Fatatrac, casa editrice bolognese che sentiamo affine per molti motivi. Prima di tutto, per la vicinanza geografica. Secondo, per la serietà dei temi trattati attraverso il gioco. Terzo, le bellissime illustrazioni, curate nei dettagli, piccole opere d’arte che, ne siamo certe, diletteranno non solo i più piccoli.
Considerato il tema trattato in questo post dalla nostra super Tata Didi, vi segnaliamo in particolare due libri che potete trovare a questo link.

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