La cura dei capelli durante la gravidanza è un obiettivo a cui puoi dedicarti in molti modi, meglio se naturali e rispettosi della cute, che in questo periodo è più sensibile ed esposta a possibili irritazioni. I prodotti naturali sono da preferire a quelli chimici, soprattutto nei primi tre mesi di gestazione. Con un po’ di attenzione e qualche consiglio, troverai il modo adatto alle tue caratteristiche ed esigenze per sentirti sempre bene con te stessa.

capelli

Tanta bellezza e un po’ di fatica: un binomio perfetto

Si dice che se una donna è incinta lo si vede subito: emana una luce particolare.
Saranno gli ormoni, sarà la gioia dell’attesa, sarà quella pienezza che riempie… fatto sta che tutto il corpo parla d’amore. Ma, ammettiamolo, non sono tutte rose e fiori, e imparare ad accettarsi mentre le nausee donano un colore verde pallido, mentre le occhiaie si fanno marcate, mentre la pancia aumenta e le caviglie si gonfiano, non è per niente facile!
Poi ci sono le giornate no, quelle in cui le lacrime sono in bilico, indecise se uscire in un pianto liberatorio o rientrare nel silenzio.
È allora importante ritagliare degli spazi per se stesse, per sentirsi nuovamente protagoniste e accogliere nel proprio corpo la vita che crescere, non subire ma accettare. Questa è la differenza dell’amore.
Basta un’ora in cui ci si gode una maschera di bellezza, basta un massaggio, basta una seduta di respirazione tranquilla, basta una camminata nella natura.

Meno peli per alcuni mesi

Durante la gravidanza, la crescita pilifera è rallentata per effetto delle variazioni ormonali. L’alta concentrazione di estrogeni, infatti, contrasta l’azione del testosterone (che non è un ormone unicamente maschile, ma viene prodotto anche dal corpo femminile), responsabile della crescita dei peli su braccia, gambe, ascelle e pube.
Quindi non è un sogno, davvero ti stanno crescendo meno peli e devi ricorrere meno frequentemente alla depilazione! Alcune mie amiche mi hanno confidato che, anche dopo la prima gravidanza, questa diminuzione della crescita dei peli è rimasta e ora li hanno meno fitti e più sottili.
Puoi perciò utilizzare per la depilazione metodi meno drastici.
Evita in ogni caso le creme schiarenti che contengono ammoniaca e altre sostanze chimiche: potrebbero infatti essere assorbite attraverso la pelle dal tuo organismo e risultare nocive per il bambino.
Scarta anche le cerette a caldo: lo strappo potrebbe provocare la rottura dei capillari delle gambe, già indeboliti dall’aumento dei liquidi, mentre la temperatura elevata della cera potrebbe aumentare lo sfiancamento venoso e l’insorgere di varici.
Via libera a rasoio, epilatori, creme depilatorie.
Piccola parentesi: non preoccuparti troppo se hai dei peli in più! Non sai quante volte ci è capitato, come ostetriche, di assistere a una donna che ci confessava, scusandosi, che aveva prenotato l’estetista per la settimana successiva, ma il piccolo aveva deciso di uscire prima. Non c’è nulla di cui scusarsi né di cui vergognarsi!
Vai tranquilla! Tra l’altro succede a tutte prima o poi… a me è successo con una distorsione alla caviglia durante un allenamento di pallavolo.

Capelli e ormoni

Una parte fondamentale della bellezza di una donna (e di un uomo) sono i capelli: se sono puliti, pettinati, lucidi, parlano di cura di sé e di rispetto.
Come per il resto del corpo, i cambiamenti ormonali e non solo hanno un effetto anche sui capelli: nei primi mesi possono apparire secchi e spenti, ma, con il prosieguo della gravidanza, la tua chioma apparirà più folta e lucida.
Il merito è sempre loro: sono gli estrogeni che rendono i capelli più resistenti e nutriti.

Coccola la tua chioma

Anche se il tempo sembra sempre poco, prenditi comunque sempre lo spazio per coccolare questa parte di te: ti sentirai rinata!
Metti in agenda di andare dalla parrucchiera. Se hai un bimbo piccolo, chiedi aiuto a un parente, un’amica, al tuo compagno e per un paio di ore goditi il relax. Vedrai che trasformazione!
Se per il taglio tutte andiamo tranquille (a parte il classico dubbio “starò davvero bene con la frangetta?”), sulla tinta è un altro discorso. Fa male in gravidanza tingere i capelli?
L’OTIS (Organization of Teratology Information Services), che si occupa di informare sui possibili e potenziali rischi teratogeni, ritiene che tingere i capelli durante la gravidanza è probabilmente esente da rischi. I risultati condotti su studi sperimentali hanno dimostrato che le sostanze chimiche contenute nei prodotti per capelli hanno dei rischi solo se usati a dosi molto elevate, pertanto è inverosimile che queste sostanze, durante una normale seduta di tinta, raggiungano la placenta in quantità tali da causare danni al bambino.
Rimane il consiglio di non eseguire colorazioni ai capelli almeno per i primi tre mesi di gravidanza. Ricorda inoltre che la pelle, durante la gestazione, è molto più sensibile e potresti andare incontro a dermatiti e irritazioni.
Quindi parla con il tuo parrucchiere di fiducia e valutate insieme prodotti alternativi e più delicati.

Le tinte naturali, un ConsiglioPerTe

Se, come me, sei una persona allergica a molte sostanze (io sono allergica, tra le altre cose, al nichel e al potassio bicromato-cromo) oppure se vuoi evitare il più possibile le sostanze chimiche, non significa che devi rinunciare alle tinte e accettare i capelli grigi.
Esistono molti prodotti naturali a cui puoi fare ricorso. Noi abbiamo scelto le piante tintorie di Michele Rinaldi, che ti invitiamo a scoprire dando un occhio al sito. Rimarrai sorpresa dalla quantità di proposte, ciascuna pensata per capelli ed esigenze diverse, tutte all’insegna del benessere naturale.

Henné

Di certo la pianta più conosciuta per la tintura dei capelli è l’henné: è un arbusto spinoso dalle cui foglie essiccate e macinate si ricava una polvere grigio-verdastra utilizzata per colorare non solo i capelli, ma anche i tessuti.
La sua molecola colorante è una sostanza di colore rosso arancione capace di tingere fortemente. La tonalità varia in funzione della composizione di rami (rosso) e di foglie (marrone).
Conosciuta fin dall’antichità, soprattutto nella zona del Medio Oriente, viene utilizzata ancora adesso per tatuaggi temporanei (meravigliosi quelli eseguiti su mani e piedi) e per la tintura dei capelli, dove sta trovando un sempre maggior utilizzo, anche a causa del diffondersi delle allergie alle sostanze chimiche contenuti nei prodotti industriali.

Come utilizzare l’henné per la tintura dei capelli?

Innanzitutto, considera che l’henné non solo tinge, ma anche nutre il capello: dopo l’applicazione sentirai la chioma “nutrita” e la vedrai molto più lucida e morbida.
Unendolo ad altre sostanze naturali, puoi modificare il grado di rosso che spazia dal rame (rosso accesso) al mogano (rosso scuro), ma molto dipende dalla tua base.
Se hai una base molto scura, l’henné si limiterà a nutrire i capelli e a coprire i fili più chiari o bianchi. Se invece parti da una base chiara, l’effetto colorato sarà più evidente.
Armati di tanta pazienza e di una mano amica: applicarlo da sola non è semplice. Il primo passaggio è mescolare la polvere dell’henné con acqua calda (ricorda: calda, non bollente! Altrimenti rischi che si “cuocia” e faccia dei grumi). Le prime volte dovrai prenderci con la quantità, ma non preoccuparti se ne prepari troppo: può essere congelato per la volta successiva.
Puoi unire all’acqua succo di limone o aceto (sostanze acide) per un effetto tendente al rame, oppure bicarbonato (basico) per un colore più scuro.
Si possono usare anche delle tisane: l’ultima volta ho usato il karkadè. Anche qui, a seconda della sostanza utilizzata, sarà più o meno acidificata e tenderà al rame o al mogano.
Dovrai ottenere un composto simile al semolino, una “pappetta” che dovrai applicare sui capelli puliti, mi raccomando! Puoi averli appena lavati o da un paio di giorni, l’importante è che tu non li senta sporchi, perché il sebo prodotto dai capelli, lo smog e la polvere accumulata limitano l’assorbimento creando una patina intorno al capello.
Avvolgi nella pellicola trasparente o in una cuffia di plastica, poi attendi qualche ora. Di solito io ne aspetto circa quattro. In estate tengo l’applicazione più a lungo, in inverno, a causa dell’umidità, non supera le quattro ore e nell’ultima mezz’ora do un’asciugata con il phon.

Consigli durante l’attesa

  • Avvolgi le stanghette degli occhiali nella pellicola trasparente prima di infilarli sulle orecchie, altrimenti rischi di tingerle irrimediabilmente di arancione, come successo a me.
  • Attenta a non sgocciolare soprattutto all’inizio, perciò non darti a opere artistiche.
  • Via libera a: lettura di un libro, visione di un film, acquisti online… insomma è la tua pausa, goditela!

Passata qualche ora, risciacqua (se hai i capelli puliti, non è necessario fare un ulteriore shampoo) e asciuga. Vedrai da subito la differenza! L’effetto sarà ancora più marcato dopo qualche lavaggio.

NB. Non preoccuparti se le prime volte, dopo l’applicazione quando ti laverai i capelli, vedrai l’acqua tingersi: è perfettamente normale.

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